La Storia
L'edificio in cui ha sede la Tenuta del Barone fu costruito intorno al 1550. In origine fu un edificio militare a forma di “L” che veniva utilizzato per il controllo delle due valli. Con un gioco di specchi, i militari avvertivano la guarnigione di Moncalvo in caso di attacco nemico.
Sul finire del XVI sec. l'edificio diventa la dimora di caccia del pittore Guglielmo Caccia (1568 - 1625) detto il “Moncalvo” che, secondo la tradizione, vi trascorreva periodi di diletto venatorio.
Nel 1774, il conte e pittore Francesco Ottavio Magnocavallo si trasferisce presso la dimora e applica all'edificio delle bifore gotiche e quadrifogli nell'architettura del sottotetto, caratteri architettonici ancora oggi conservati.
La chiesetta annessa all'edificio risale al 1860. Il 16 agosto il vescovo di Casale, Monsignor Ferrè, la consacra e la intitola a San Giovanni Battista. Lo stile della chiesetta è neoclassico e napoleonico con capitelli in stile dorico-corinzio.
Dopo la permanenza nell'edificio del Moncalvo, si succedono vari proprietari sino ad arrivare al 1988, anno in cui la struttura viene acquistata dalla Famiglia Colombo.
I nuovi proprietari attuano un solido ma attento restauro di tutto l’impianto, chiesetta compresa, riportando gli interni e la facciata nord alle origini, mantenendo la connotazione agricola di sempre, spaziando nella produzione di selvaggina, frutta e vino.
La struttura è segnalata alle Belle Arti e inserita in una lista di 12 siti monitorati nella zona di Penango.